di Raffaele Coiro
La SVIMAR (Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle Aree interne), a inizio anno, si è resa promotrice di un incontro sul tema del recupero delle antiche ferrovie dismesse con il coinvolgimento dei comuni attraversati. In particolare, si è discusso della possibilità di riattivare, per fini turistici, la ferrovia della linea Marsico Nuovo-Atena Lucana, dismessa 57 anni fa, nell’ormai lontano 1966. Al momento, potrebbe esserci la disponibilità di una somma che permetterebbe il ripristino di un primo tratto, compreso tra la frazione di Pergola e Marsico Nuovo.
La nostra associazione, Gruppo Speleo Melandro, ha tra i propri obiettivi la tutela ambientale, in particolare quella degli ambienti ipogei naturali ed artificiali. Venuti a conoscenza del progetto in questione, ci siamo attivati per informare i vari enti preposti del prezioso patrimonio geologico presente nelle due gallerie della tratta che collegava la frazione di Pergola e Marsico Nuovo, interessate dal progetto. Esse hanno subito un processo di “rinaturalizzazione”, grazie all’attivazione di un piccolo corso d’acqua proveniente da vari punti della volta, che ha causato una serie di fenomeni di concrezionamento, tipici degli ambienti ipogei. Tra coralloidi, pisoliti, vaschette, colate calcitiche e piccole cannule, la natura si sta rimpossessando di un luogo ormai abbandonato dall’uomo. In alcuni punti, abbiamo notato anche cumuli di guano, indice della frequentazione di questo luogo da parte di una colonia di chirotteri, probabilmente estiva, data l’attuale assenza di pipistrelli nella galleria.
Il 29 gennaio l’intervento del nostro Gruppo si è concluso con una giornata esplorativa e divulgativa, che ha visto la presenza del Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese, Giuseppe Priore, il quale si è mostrato disponibile a future collaborazioni.