Hanno distrutto la bacheca davanti alla Grotta dell’Aquila. Si tratta di un evidente atto vandalico appena scoperto. Vi si trovava un avviso riguardo la presenza di una colonia di chirotteri al suo interno.
Questi piccoli mammiferi sono innocui. Comunemente si chiamano “pipistrelli”. Sono molto utili contro gli insetti dannosi o fastidiosi. Quindi bisogna evitare di disturbarli, soprattutto in periodi delicati come quello del letargo invernale e quello riproduttivo.
È una ragione in più per non avventurarsi in questa caverna. Questa raccomandazione vale soprattutto per persone inesperte. All’ingresso c’era già uno sbarramento per motivi di sicurezza. Tutti i piccoli animali però possono superarlo.
Cenni storici sulla grotta
La Grotta dell’Aquila si trova nel gruppo dei Monti della Maddalena, in una zona corrispondente all’alta Val d’Agri. Si apre nella località Bosco dell’Aquila, nel versante meridionale del Monte Aquila. È una delle più importanti della Basilicata. Fu esplorata per la prima volta dal Gruppo Speleologico CAI Napoli negli anni sessanta. Successivamente l’hanno esplorata speleologi lucani e pugliesi. Si cerca ancora di trovare delle prosecuzioni. Nel frattempo vi si svolgono attività didattiche. La grotta viene infatti utilizzata nei corsi di speleologia organizzati dalla Scuola di Speleologia Lucana. Un articolo sulle prime esplorazioni è disponibile qui.
La realizzazione della bacheca si deve al proprietario del terreno presso il quale si trova la grotta, che la installò lo scorso marzo. Il nostro Gruppo ha approvato l’iniziativa. Perciò il suo nome e il suo logo compaiono sull’avviso.
Perché hanno distrutto la bacheca davanti alla Grotta dell’Aquila?
Forse non lo sapremo mai. Per adesso è stata ricomposta in parte. Presto sarà ricostruita. Resta un po’ di amarezza. Ci pare utile renderlo noto. Cosi si spera di prevenire atti analoghi. Magari anche di individuarne l’autore.